La fibrillazione atriale è una aritmia, cioè una alterazione del ritmo cardiaco, molto diffusa, caratterizzata da palpitazioni, battito alterato, difficoltà a respirare, astenia con conseguenze psicofisiche che coinvolgono i rapporti sociali, l’umore e le capacità fisiche di una persona.
Questa patologia a volte si è causata da altre problematiche quali disturbi tiroidei e cardiaci che vanno indagati con il cardiologo specializzato in aritmologia, mentre quando non è riconducibile ad altre cause che la possano giustificare è definita “a cuore sano”.
Già dalla fine del 1900 è nota la “sindrome di Roemheld” o “sindrome gastro-cardiaca”, dove si sosteneva che uno stimolo gastro-esofageo potesse portare ad aritmie.
In questo processo è centrale il ruolo del nervo vago. Questo è un nervo responsabile dell’innervazione della maggior parte degli organi addominali, tra cui cuore e stomaco. Nello stomaco questo nervo regola la digestione, nel cuore regola il ritmo cardiaco.
Diverse sono le ipotesi per la sindrome gastro-cardiaca:
- un infiammazione dell’esofago, che separato solo 5 mm dagli atri del cuore, potrebbe diffondersi al cuore
- una distensione meccanica dello stomaco per la presenza di aria potrebbe comprimere il cuore ed attivare il nervo vago
- una tensione diaframmatica, al cui interno passa l’esofago, tale da impedire la chiusura di esso favorendo il reflusso
- la presenza di aderenze a livello di stomaco a causa di infiammazioni (gastrite), chirurgia, alimentazione scorretta che riducendo la mobilità dello stomaco irriterebbero le fibre vagali
- la presenza di ansia, somatizzata a livello dello stomaco che attiverebbe le fibre del nervo vago
Quindi alterazioni dello stomaco influenzano il ritmo cardiaco attraverso l’intervento del nervo vago.
OMYA studio vi propone un approccio multidisciplinare che coinvolge diversi professionisti:
- Elena Cocchiara – Biologa nutrizionista – fornendo indicazioni alimentari riguardo alimenti ed abitudini specifiche per la salute dello stomaco, per ridurne gonfiore ed infiammazione
- Cristina Bernard, Riccardo Isidori – Osteopati – “Dopo una adeguata valutazione, trattando manualmente lo stomaco e le strutture adiacenti si riduce la stimolazione vagale e le tensioni fasciali, che possono mantenere l’infiammazione gastrica per ridurre gli effetti sulle aritmie cardiache”
- Andrea Paula Goldfarb – Personal trainer – “Attraverso esercizi fisici adeguati ed eseguiti con costanza si riduce l’infiammazione nel corpo, lo stress mentale e migliora l’attività vagale e la gestione dello stress psico-fisico permettendo un miglioramento nella capacità del corpo di gestire il ritmo caridaco”